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Riforma del condominio: cosa c'è di nuovo


La riforma del condominio, in vigore da un anno esatto, introduce novità per quanto riguarda animali domestici, lavori straordinari, morosità dei condomini e ruolo dell'amministratore


 Estratto dell'articolo di Immobiliare.it 

Ecco le ultime novità in merito alla riforma sulla legge condominiale.

Il Decreto legislativo 149/2022 è stato approvato lo scorso anno ed è entrato in vigore il 18/10/2022, è importante per la legge condominiale perché contiene al suo interno la tanto attesa riforma sul condominio: vediamo insieme cosa cambia, cosa è stato introdotto e cosa c’è da sapere.

La riforma del condominio ha apportato alla giurisprudenza precedente alcune sostanziali modifiche, in particolare in merito ad alcune situazioni dubbie. Vediamo insieme i cambiamenti più importanti:

Da questo momento in avanti all’amministratore di condominio verrà automaticamente assegnato il ruolo di mediatore;{alertInfo}

 

Le spese per le parti in comune verranno sostenute dai condomini sulla base dei millesimi;{alertInfo}

 

Adesso il singolo condomino avrà la possibilità di staccarsi dal sistema di riscaldamento centralizzato;{alertInfo}

 

Il cambiamento di destinazione d’uso si potrà eseguire con un quorum più elevato, pari ossia al 75% dei presenti e del valore complessivo dello stabile;{alertInfo}

 

Aumenta la soglia per poter costituire un condominio minimo (si è passati da 5 a 9 condomini);{alertInfo}

 

Con il nuovo regolamento non si può vietare il possesso di animali domestici, tuttavia i proprietari di questi ultimi dovranno comunque garantire la pulizia degli spazi e la sicurezza degli altri condomini;{alertInfo}

 

Qualora un condomino risulti moroso, gli altri dovranno intervenire per coprire le spese mancanti (con una spesa proporzionata ai millesimi di ciascuno) e l’amministratore dovrà agire legalmente contro il condomino moroso;{alertInfo}

 

per quanto riguarda infine gli eventuali lavori di ristrutturazione straordinari, la delibera per la loro attuazione dovrà essere votata dalla maggioranza assoluta dei condomini (500 millesimi, ossia il 50% del valore dell’immobile). Inoltre dovrà essere istituito un fondo ad hoc, la cui entità ammonta al costo totale previsto per lo svolgimento dei lavori;{alertInfo}

 

Per i lavori di natura ordinaria (o di piccola entità) è prevista la maggioranza dei presenti alle assemblee a patto che essi costituiscano almeno un terzo dei millesimi complessivi.{alertInfo}

redazione roma

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