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Speretta (Gabetti): il mercato rallenta ma la domanda resta buona. Ripresa da metà 2024


Nonostante la frenata rispetto al "boom" degli ultimi due anni, i primi sei mesi 2023 sono stati tra i migliori degli ultimi dieci anni per numero di transazioni e dinamicità del mercato

 Estratto dell'articolo de IlSole24Ore del 21 novembre 2023 

Il mercato ha frenato. Ma la domanda c'è ed è sana. C'è un ottimismo sostenuto dalla lettura dei numeri dietro la previsione di Marco Speretta, direttore generale Gruppo Gabetti.

Nel I semestre 2023 - si legge nel report - si è registrato un calo delle compravendite del -12%, rispetto allo stesso periodo del 2022, per un totale di 350.855 transazioni (dati Agenzia delle Entrate).

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L'andamento delle compravendite conferma le aspettative degli operatori e mette in evidenza il momento attendista delle famiglie per l'acquisto delle abitazioni. Tuttavia - ha sottolineato Marco Speretta, direttore generale del Gruppo Gabetti - il rallentamento dell'inflazione e un possibile calo dei tassi di interesse nei prossimi mesi, suggeriscono che il mercato residenziale potrebbe manifestare segnali di ripresa nella seconda metà del 2024. Fermo restando che la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio sarà un driver fondamentale nel prossimo futuro 

Se si considera l'andamento del I semestre negli ultimi io anni, rispetto alla media delle compravendite, pari a 277.550, il I semestre 2023 è in crescita del 26% ed è il terzo migliore del periodo, subito dopo i semestri record del 2021 e 2022, figli della fiammata del mercato residenziale post lockdown. 



Questo è indicativo - ha aggiunto Speretta - del fatto che l'aumento dei tassi di interesse è compensato da una domanda di immobili comunque ancora elevata rispetto al pre-pandemia

 

In lieve aumento i tempi medi di vendita nelle grandi città (da 4,2 mesi del II semestre 2022 ai 4,3 mesi del I semestre 2023) sono però in calo gli sconti medi tra prezzo richiesto e prezzo di chiusura della trattativa, passati dall'11,2% al 10,5 per cento. 

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Alla luce del calo dell'inflazione - ha concluso Speretta - è plausibile pensare che la stretta della Bce sui tassi di interesse si allenterà e già nel 2024 questi potrebbero tornare su livelli più sostenibili per imprese e famiglie



 

redazione roma

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